martedì 22 aprile 2008

Work in progress...

Mercoledì 23 aprile ore 21 Riunione del circolo alla sezione(per l'ultima volta).

ODG:

1) possibilità di uno spazio per il circolo negli stand in occasione della festa del 25 aprile in piazza.

2) partecipazione alla inaugurazione del caffè letterario(bottega solidale) che sarà sede del coordinamento "Nino Giuffrida", di cui il circolo è uno dei membri fondatori.

3) varie ed eventuali.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Hermes presente!

Anonimo ha detto...

ok x domani!

Anonimo ha detto...

va benenissimo!

Anonimo ha detto...

qualcuno finalmente si sta facendo vivo!

ciuri ri campu ha detto...

Ciao ragazzacci,
sono rientrato a bologna. Sono con voi per tutte le iniziative culturali che avremo davanti!
Bellissimo il nuovo caffè letterario "Rino Giuffrida",bellissima l'idea di mettere insieme diverse associazioni.
Bellissima la voglia di restare autonomi da tutti, come del resto abbiamo scelto non facendo riunioni in questo periodo. Finalmente, se si vorrà, si avrà una sede "neutra"!
I nostri percorsi prescindono da tutti gli strumenti,che a volte si devono scegliere per le battaglie immediate, e ci aiuteranno a cercare sempre le vie della Libertà e della Giustizia, facendo da pungolo alle nostre coscienze!
Un caloroso abbraccio a tutti,
soprattutto quelli che, a causa dei miei impegni, ho visto di meno in questo periodo!
Gian

Anonimo ha detto...

come ha appunto detto gianluca il caffè letteraio è intitolato a RINO Giuffrida e nn nino! -.-''...
IGNORANTI! mhuauahua (risata diabolica x ki nn l'avesse capito!)...cmq mi spiace ma stasera non potrò esserci x impegni post-gita! tenetemi informato! saluti

Anonimo ha detto...

prevedendo commenti malefici correggo i miei errori:
1)letteraio: letterario
2)i nomi vanno scritti con la lettera maiuscola...
siete contenti adesso??

ciuri ri campu ha detto...

Ciao ragazzi,
paolo mi chiedeva del pulman per Cinisi. Mi sono informato e la sottoscrizione dovrebbe andare tra i 5 e gli otto euro. Dovremmo sapere al più presto il numero dei partecipanti.
Inoltre c'è la possibilità, per chi vuole, di sostare in tenda o in qualche B&B per il convegno del Forum Sociale Atimafia del giorno successivo,10 Maggio.
Sul sito www.peppinoimpastato.com trovate il programma.
Ciao,gianlupo

ciuri ri campu ha detto...

Carissimi,
ieri alla festa di Liberazione ad Anzola,vicino Bologna, dire che è stato il 25 Aprile più intenso della mia vita è dire troppo poco!
Di questi anziani così vivaci e pieni di vita, dalla pelle consumata dall'età, gli occhi stanchi ma infuocati, la sete incolmabile di rivivere quei momenti a partire dalla preziosa testimonianza da condividere con chi, come noi, non può rendersi conto di cosa significava in quel contesto di dittatura scegliere la Libertà, scegliere i più deboli, scegliere di stare dalla parte dei più deboli a costo della vita, risuona nella mia mente e nel cuore creando molta confusione.
Mi chiedo ancora oggi cosa significhi stare dalla parte degli ultimi, come diceva don Milani, e farlo in modo più efficace possibile! Senza proporre linguaggi che sanno di 'torcicollo con la testa rivolta all'indietro', come in questi giorni sta dicendo Nichi Vendola, senza però abbandonare i significati e i contenuti di chi, allora e ancora oggi, scelse i più 'piccoli', i 'minores' come qualcuno, Francesco di Assisi, fece altrettanto 800 anni fa!
Me lo chiedo e in questo periodo fatico sempre di più a trovare risposte.
Nell'ascolto di chi sente la ricchezza della trasmissione a noi giovani di quello che si era perduto e poi riconquistato a caro prezzo,nella voglia di concedere la conoscenza di figure leggendarie come il Comandante partigiano Armando, premiato con medaglia d'oro al valore militare persino dagli americani, nella visita ai luoghi delle stragi di Marzabotto il momento più alto è stato l'incontro con la tomba di Dossetti, mai fatto prima.
Il partigiano cattolico che dialogava coi comunisti più che con gli altri e le destre giace in un cimitero di croci fiorite e senza nome, quasi a voler testimoniare le sue scelte di mescolarsi agli oppressi fino all'ultimo, mi ricordava come per noi credenti a volte è più facile compiacere agli uomini che presentarsi con dignità al giudizio di Dio. Nella sua tomba tra le colline di Marzabotto, sta scritto infatti, la data del battesimo e quella della chiamata al giudizio.Basta.Due sole date a ricordare la ricchissima esperienza di questo padre della Costituzione! Allora contemplandola pensavo all'importanza di rispondere a Dio più che agli uomini.
Forse è questo, la ricerca di Dio e della sua Giustizia, la ricerca della Giustizia che ha spinto tanti giovani di culture diverse a dare la vita favorendo l'esercito alleato in quella durissima guerra.
La giornata e i volti mi hanno spinto alla conferma di quello che, come sapete, era già maturato dentro di me per l'iscrizione all'ANPI(Associazione Nazionale Partigiani Italiani aperta ai giovani che vogliono raccogliere il testimone della memoria della Resistenza!) e l'apertura di un circolo a Ragusa che ci permetta di non girarci mai la faccia dall'altra parte rispetto a chi ha dato la vita.
Infatti c'è la disponibilità a fare incontri con l'ANPI nazionale su Resistenza e Antimafia che ci permetterebbero di avere salde e ben nutrite le radici del nostro impegno sul versante del contrasto alle mafie, 'le radici del Coraggio', per non perdere mai la voglia di cambiare noi stessi e gli altri.
Al pranzo di festa dei partigiani, pranzo solenne veramente vista l'importanza che loro attribuiscono a questa festa, il sindaco di Anzola ha ricordato il trentennale della morte di Peppino per sottolineare la continuità che c'è tra la Resistenza, la difesa della Costituzione che tanto preoccupava Dossetti, e l'impegno antimafia che noi abbiamo scritto sul protocollo!
Faccio a tutti un caloroso augurio per la nuona sede del circolo al caffè letterario "Rino Giuffrida" che inaugurate stasera!
Un abbraccio affettuoso a tutti,
Gianluca

ciuri ri campu ha detto...

Carissimi,
oggi 1 Maggio 2008 ci troviamo in un Italia cambiata, diversa ma unanime nell'appello alla centralità del Lavoro come diritto, all'equa retribuzione in base alla qualità e quantità di lavoro eseguito, alla necessità di non essere sfruttati, schiavizzati, ridotti a merce di scambio in un rapporto solitario col mercato.
La nostra Repubblica fondata sul Lavoro.
Noi sappiamo quanto questo tema importante sia intrecciato alla lotta a tutte le mafie.
Noi sappiamo quanto l'insegnamento sulla dignità del lavoro e "l'elargizione da parte dello Stato degli altri fondamentali diritti che le mafie concedono come favori", come diceva il generale Dalla Chiesa, sappiamo quanto questa intuizione sia costata la vita dei nostri eroi.
Si, gli eroi.
Quelli come Pio La Torre, il generale Dalla Chiesa, don Pino Puglisi, don Giuseppe Diana, Peppino Impastato, Rocco Gatto e tanti altri eroi solitari.
Qualcuno ha detto che la stoffa dei martiri giustifica la nostra normalità.
Una sorta di consolazione che ci allontana dalla responsabilità della nostra inerzia, della nostra ignavia.
Oggi chi ha dato la vita sul posto di lavoro, per il primo dei diritti su cui è fondata la nostra Repubblica ce lo ricorda con forza. Ma non basta.
Ci sono momenti in cui è importante esserci.
E per questo noi ci saremo il 9 Maggio a Cinisi, per il trentennale della morte di Peppino Impastato che tanto aveva a cuore i più deboli e il loro riscatto, la possibilità che agli ultimi potesse essere data giustizia, come dice Salvo Vitale ne "il cuore dei coralli".
Ci saremo per dare una Parola contro il silenzio della nostra indifferenza!
Chi è interessato può chiedere a me o a Ennio per la partecipazione all'evento, il cui programma si trova nel sito www.peppinoimpastato.it
Un abbraccio a tutti,
Gianluca

Anonimo ha detto...

Purtroppo, per la trasferta a Cinisi, devo dare forfait, causa studio! Sono impegnato tra viaggi a Catania e studio per la stesura finale della tesi!

Un abbraccio Hermes

ciuri ri campu ha detto...

LOTTA ALLE MAFIE TRA PASSATO E PRESENTE:
TRENTENNALE DELL'OMICIDIO DI PEPPINO IMPASTATO E APPELLO CONTRO LA 'NDRANGHETA DI DON PINO DE MASI, REFERENTE LIBERA CALABRIA


Carissimi,
stiamo cercando di far circolare la notizia della manifestazione in ricordo di Peppino Impastato il 9 Maggio 2008 a Cinisi.
Stamane ho avuto conferma del Bus che partirà dalla provincia di Ragusa il 9 Maggio mattina e rientrerà la sera.
Chi è interessato può contattarmi tramite mail gianlupo77@hotmail.it
Il programma del Forum Sociale Antimafia che organizza la manifestazione, e che continuerà anche per il 10 Maggio, lo trovate sul web www.peppinoimpastato.it

Inoltre:
vi inoltro l'accorato appello appena giuntomi di don Pino de Masi, referente di Libera per la Calabria.
Don Pino e i ragazzi della cooperativa 'Valle del Marro' della piana di Gioia Tauro ci ricordano che anche oggi contro la 'ndrangheta, mafia più potente d'Europa, e contro tutte le mafie è possibile lottare a 'testa alta'! Come don Puglisi ieri a Branccaccio, Peppino Impastato a Cinisi. Come Pio La Torre,unico parlamentare ad aver dato la vita per la prima proposta di legge sulla confisca ai capitali mafiosi, e il generale Dalla Chiesa insieme a La Torre impegnato nelle Istituzioni in questa lotta che oggi ci arriva da Polistena attraverso le parole di don Pino.


Invitiamo tutti a girare l' appello di don Pino e la notizia della manifestazione a Cinisi per il trentennale del ricordo di Peppino e soprattutto,per chi non potrà esserci, a seguirci tramite i mezzi di informazione!
Un caloroso abbraccio,
Gianluca
Libera Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie-circolo don Puglisi-Impastato

APPELLO DI DON PINO:

Gioia Tauro, l'appello di don De Masi: "La mafia inganna, salviamo i nostri figli"
L'appello del sacerdote di Polistena agli abitanti della Piana reggina, all'indomani dello scoppio dell'autobomba che fa precipitare la Calabria nel terrore
Esattamente un anno fa, dopo l’attentato alla cooperativa “Valle del Marro”, con molta fermezza ebbi ad affermare che non avremmo abbassato un solo istante la guardia e che la nostra battaglia sarebbe continuata, nonostante tutto.
Credo che i ragazzi della Valle del Marro abbiano mantenuto fede a quell’impegno, grazie anche alla risposta dello Stato che ha colpito duro e grazie soprattutto alla solidarietà di tanti giovani e di tante realtà che concretamente da ogni parte del Paese si sono stretti attorno a loro. Sono state centinaia e centinaia i giovani che nell’estate scorsa e nel corso di quest’anno sono scesi in Calabria a sporcarsi le mani di terra; altre centinaia sono attesi nei prossimi giorni e nella prossima estate, tutti con la voglia di popolare i terreni strappati alle cosche.
E …cosa nuova e bella, incominciano a ritrovarsi in quei terreni anche diversi gruppi di giovani e scolaresche di casa nostra, tutti decisi con caparbietà a cantare la speranza da protagonisti.
Anche qualche figlio di mafioso della nostra Piana si sta dichiarando ormai stanco della violenza omicida e cosciente che il cognome che porta gli pesa non poco, ha chiesto aiuto per cambiare strada.
Sì…nonostante tutto, voglio partire da qui, da questi segnali positivi per commentare i segni negativi che da qualche tempo a questa parte giungono da ogni parte della Calabria e soprattutto dalla Piana di Gioia Tauro; segnali, soprattutto l’autobomba di ieri, che ci dimostrano la gravità della situazione calabrese, in generale e della Piana , in particolare.
Tutti dobbiamo sentirci interpellati da questa episodi. Lo abbiamo detto più volte. La lotta alla mafia deve chiamarci tutti in causa. Tutti dobbiamo sporcarci le mani. Per cui ancora una volta dico a tutti: non molliamo; continuiamo a lavorare insieme partendo dalla convinzione della convenienza per tutti della legalità.
Ma da questa catena che ci opprime potremo finalmente uscire se anche i mafiosi si convincono della bontà della legalità e della giustizia ed incominciano a fare la loro parte.
Un appello, allora, accorato intendo fare in questo momento ai giovani che sono già caduti nelle rete delle mafie.
Non fatevi imbrogliare dalla ndrangheta perché “la mafia – disse un giorno un grande prete, il compianto don Italo Calabrò – può forse darvi soldi, donne, macchine blindate, se riuscite a fare carriera nelle cosche. Ma una cosa ve la procura certamente e rapidamente: la morte”.
E ai boss della mafia dico: fatela finita. E faccio mio anche per voi l’appello di don Calabrò: “Se per voi non è più possibile tirarvi fuori dalla mafia, evitate almeno che ci entrino i vostri figli” ed io aggiungo, i figli degli altri.
Date ai vostri figli ed ai nostri giovani la possibilità “di sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso, dell’indifferenza, della contiguità e della complicità” (Paolo Borsellino).
Date ai vostri figli e ai nostri giovani la possibilità di vivere in una terra libera e liberata. Sappiate che ai vostri figli io in questo momento intendo tendere la mano, ed insieme a me anche i miei confratelli sacerdoti ed il nostro vescovo. La tendono anche i tanti giovani che in questi anni hanno deciso di essere protagonisti del cambiamento.
Insieme ai vostri figli vogliamo scrivere una pagina nuova per la Piana di Gioia Tauro.
Don Pino Demasi
Vicario Generale Oppido – Palmi e Referente di LIBERA

Forza Nuova Coordinamento Ibleo ha detto...

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